Ronald Edward Galella (conosciuto come Ron Galella) è stato un fotografo statunitense nato a New York il 10 gennaio 1931 e scomparso a Montville il 30 aprile 2022. Conosciuto come il “paparazzo per eccellenza”, Galella è stato un pioniere nel suo approccio alla fotografia, specializzandosi nell’immortalare celebrità nei loro momenti più intimi.
Attraverso il suo obiettivo, ha catturato la bellezza senza tempo di star come Sophia Loren, Marcello Mastroianni e Roberto Benigni, così come la magnetica presenza di figure come Frank Sinatra, Versace e Marlon Brando (che gli ruppe una mascella). Le sue immagini sono diventate fonte di ispirazione per molti e ancora oggi è considerato un maestro della fotografia.
Nato nel cuore del Bronx, New York, da una famiglia di radici italiane, Ron Galella ha avuto un’infanzia influenzata da una miscela di culture. Suo padre, Vincenzo, un abile ebanista originario di Muro Lucano, portava con sé le tradizioni e le abilità artigianali della sua terra natale, mentre sua madre, statunitense ma con radici profonde a Benevento.
Fu durante il suo servizio militare durante la guerra di Corea che scoprì la sua passione per la fotografia. Nel 1958, decise di perseguire questo interesse e si iscrisse alla Art Center College of Design di Los Angeles, dove ottenne la laurea in fotogiornalismo.
Dopo gli studi, Galella iniziò a cimentarsi nella fotografia di personaggi famosi, concentrandosi principalmente sulle première cinematografiche. Le sue immagini catturarono l’attenzione dei tabloid statunitensi come il National Enquirer e Photoplay, che iniziarono a pubblicarle regolarmente. Fu così che Galella cominciò a costruire la sua reputazione come paparazzo e a lasciare il segno nell’industria dello spettacolo con il suo stile distintivo e le sue immagini indimenticabili.
Galella ha mantenuto salde le sue radici a Muro Lucano, di cui è stato anche cittadino onorario a partire dal 2009. Oggi, una preziosa raccolta dei suoi scatti è esposta in una sala dedicata a lui presso il Museo Archeologico Nazionale, celebrando così il suo straordinario contributo alla storia della fotografia e alla cultura visiva contemporanea.
Le sue fotografie sono diventate icone della cultura popolare e sono state pubblicate su numerose testate giornalistiche di tutto il mondo. Tuttavia, la sua attività non è stata priva di controversie, poiché le sue immagini hanno spesso scatenato polemiche e diverbi con le personalità dello spettacolo che cercavano di preservare la propria privacy.
Newsweek lo ha definito “Paparazzo Straordinario”, mentre Time e Vanity Fair gli hanno conferito l’appellativo di “Padrino della cultura paparazzi negli Stati Uniti”. Nel corso dei suoi 40 anni di carriera, Galella ha scattato più di 3 milioni di fotografie, ritraendo una vasta gamma di personaggi del mondo dello star system e lasciando un’impronta indelebile nella storia della fotografia di celebrità.
Questa è una delle innumevoli storie di lucani da non dimenticare mai: un grande fotografo che ha fatto la storia a New York e che amava tanto Muro Lucano,il suo paese natale.