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Festa di San Rocco a Tolve

06 Agosto 2024

4 minuti

Foto di Comitato Feste "San Rocco di Tolve"

Il legame che lega la città di Tolve a San Rocco può essere racchiuso nella frase che si legge sulla rappresentazione del Santo alle porte della Basilica Santuario e che cita: “Tolve è mia ed io la proteggo”.

 

Gli studi sulla vita di San Rocco sono tanti e controversi, si è però concordi che sia nato a Montpellier in Francia e morto a Voghera in Italia. Le fasi della vita di San Rocco più attendibili sono la partenza dalla Francia per Roma (ad Acquapendente effettua la prima guarigione di appestati) con la guarigione del cardinale che lo presenterà al papa, il ritorno a Montpellier passando per Rimini, Novara e Piacenza, il contagio della peste a Piacenza e il ritiro nel bosco dove guarirà aiutato da un cagnolino che ne ha avuto cura, nutrendolo e leccandone le ferite durante la sua malattia, la ripresa della via verso la Francia e la morte a Voghera, dopo 5 anni di prigionia.

Rocco venne nominato Santo nel 1414, durante il Concilio di Costanza, canonizzato solo nel 1584 e festeggiato il 16 agosto.

Si narra che la statua lignea di olivo di San Rocco venerata nel santuario a Tolve (la chiesa è dedicata a San Nicola vescovo che fino all’inizio del 1700 era anche patrono di Tolve), di cui non si conosce lo scultore, è stata abbandonata nel XVI secolo nelle campagne di Tolve dalle truppe francesi in ritirata (leggenda che coincide con l’origine francese del Santo e le guarigioni dalla peste che venne appunto diffusa dalle truppe francesi ed ha un colore bruno-dorato a causa di due incendi subiti per i ceri che un tempo si accendevano attorno).

 

Il Santo è vestito da pellegrino con alcuni elementi che ne descrivono la vita e le opere: il bastone, la zucca per l’acqua, le conchiglie, forse a ricordare il suo presunto pellegrinaggio a Compostela; poi la bisaccia, il cane con in bocca un tozzo di pane o che lecca la piaga del Santo. Questa è un’altra figura simbolica che caratterizza il Pellegrino di Montpellier, infatti, la leggenda narra che un cane ne abbia avuto cura, nutrendolo e leccandone le ferite, durante la sua malattia. Tuttavia, l’elemento distintivo di San Rocco sono i segni della peste: una piaga, solitamente sulla coscia, o le mani e gli arti deformati dai postumi del contagio.

Tolve si prepara alla festa dedicata al suo Santo Patrono con il Solenne Novenario che inizia il 7 e termina il 15 agosto.

 

Nella mattinata del 14 c’è la vestizione pubblica della statua, simbolo di qualcosa di prezioso che il devoto ha donato a San Rocco e la sera si accendono le luminarie; il 15 agosto sono diverse le celebrazioni religiose a cui si può partecipare e alle ore 20:00 vi è l’imperdibile benedizione e corteo della UGLIA R’ SANT’ ROCC, con alcune ragazze in abito da sposa (abiti ex-voto donati dai fedeli) che accompagnano la teca della “uglia” con l’immagine di San Rocco, accompagnata a sua volta dal gruppo dei portatori del Santo. La giornata si conclude con uno spettacolo musicale e con i fuochi pirotecnici a mezzanotte. 

 

Il 16 agosto è il giorno, anche questo dedicato alla celebrazioni di tante Messe e alla Solenne Processione: uno dei momenti più emozionanti è proprio l’uscita della statua di San Rocco dalla Basilica Santuario dopo la celebrazione della Santa Messa, quando varca la soglia del portone e viene presentata alla folla dei fedeli che attendono l’inizio della processione in cima alla scalinata: l’emozione è forte! Ogni anno c’è tantissima gente, pellegrini e gente del posto, nonostante si tratti delle ore più calde del giorno. Le campane suonano a festa e vengono accompagnate dall’Inno a San Rocco suonato dalla banda. Si osservano i devoti che intonano canti in onore del Santo; alcuni di loro camminano a piedi nudi con i ceri votivi come segno di penitenza ed ogni strada che accoglie la processione è colma di fiori e di drappi rossi appesi ai balconi.


Durante il pomeriggio si possono vivere altre celebrazioni religiose, mentre in serata si può assistere al concerto bandistico in Piazza Mario Pagano e o godere di una piacevole passeggiata all’interno del variopinto mercato allestito nella via principale. Il 17, ultimo giorno di festa, offre la possibilità di poter partecipare a due Sante Messe presso la Basilica Santuario, mentre sul finire della giornata di poter assistere ad un concerto musicale in Piazza Giovanni Delfino, una delle principali piazze del Paese.

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