Il campanaccio, lo “strumento” del carnevale di San Mauro Forte

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Un rumore forte ma familiare per chi ha vissuto nei luoghi della transumanza, è questo il momento più atteso della sfilata dei campanacci che coincide con la festa di Sant’Antonio Abate a San Mauro Forte in Basilicata.

Gruppi di uomini avvolti in scuri mantelli a ruota e che indossano cappelli di paglia a ricordarci le nostre radici ben affondate nella terra agitano ritmicamente grandi campanacci, più di mille, dal suono intenso e di diverse dimensioni, stretti o larghi a significare la sessualità femminile o maschile: un mito apotropaico che allontana la sventura, la miseria, la malattia e la morte.

I rumori si attutiscono quando i girovaghi sostano nelle cantine e nei punti di ristoro allestiti in paese per degustare buon vino, salsicce fresche e altri prodotti tipici derivati dall’uccisione del maiale.

La sagra dei Campanacci di San Mauro Forte termina con il funerale e il lamento del fantoccio di Carnevale, bruciato in piazza.

Sicuramente nella memoria dei tuoi genitori e dei tuoi nonni il suono dei campanacci non si è mai attutito e quando arriva il carnevale almeno la cucina riporta a quei ricordi! Sai come sarebbero felici i tuoi cari e anche tu, te lo assicuriamo se decidessi di rivivere questa meravigliosa tradizione che continua ad essere un rito che porta in sé l’antico culto della terra, delle tradizioni, dell’amore verso la natura.

Noi ti aspettiamo, ti condurremo alla scoperta di questo evento ma anche dei tanti altri carnevali lucani che rendono unica l’esperienza in Basilicata.