Notizie

Robert G. Vignola, il regista italoamericano che non dimenticò la sua Basilicata

03 Novembre 2024

2 minuti

Foto di Wikipedia

Robert G. Vignola, originariamente Rocco Giuseppe Vignola, è nato a Trivigno il 5 agosto 1882 e si è spento a Hollywood il 25 ottobre 1953.

È stato un attore e regista statunitense con radici italiane, noto soprattutto per la sua attività nel cinema muto. La sua carriera è stata particolarmente fiorente tra gli anni dieci e gli anni venti, periodo in cui è emerso come uno dei più prolifici e influenti attori e registi di quel periodo.

Figlio di Donato Gaetano è emigrato negli Stati Uniti insieme alla sua famiglia all’età di soli 3 anni, stabilendosi ad Albany, New York, dove ha trascorso la sua infanzia e la sua giovinezza. A soli 19 anni, ha fatto il suo debutto sul palcoscenico teatrale, recitando accanto a Eleanor Robson e Kyrle Bellew nella celebre opera “Romeo e Giulietta”.

La carriera cinematografica di Robert G. Vignola ha preso il via nel 1906 con il cortometraggio “The Black Hand”, diretto da Wallace McCutcheon e prodotto dalla Biograph Company. Ma è stato il suo ruolo indimenticabile come Giuda Iscariota nel film “From the Manger to the Cross” (1912) a renderlo celebre, trattandosi del primo film basato sulla vita di Gesù e diventando un successo di incassi all’epoca.

Parallelamente al suo lavoro di attore, ha anche intrapreso la carriera di regista nel 1911, collaborando con Olcott in “Rory O’More” e dirigendo poi alcuni dei più grandi attori dell’epoca come Alice Hollister, Pauline Frederick, Jack Pickford, Vivian Martin e Ethel Clayton.

Tra i suoi film più noti da regista c’è “The Vampire” (1913), uno dei primi ad affrontare il tema del vampiro sul grande schermo. Inoltre, ha avuto il privilegio di dirigere brevemente Rodolfo Valentino in “Seventeen” (1916) e Clark Gable in “Déclassée” (1925).

Ma è stata la sua collaborazione con Marion Davies a rendere Robert G. Vignola un nome famoso nel cinema muto, soprattutto con il film “When Knighthood Was in Flower” (1922), che ha contribuito a lanciare la carriera di Davies come star.

Nonostante il successo a Hollywood, Robert G. Vignola ha mantenuto un legame profondo con la sua terra d’origine, tanto da tornarvi nel 1924 per erigere, a proprie spese, un monumento ai caduti, dimostrando così il suo attaccamento e la sua gratitudine verso le sue radici.

La storia di Robert G. Vignola e di altri illustri concittadini è narrata attraverso pannelli multimediali che adornano le strade del comune di Trivigno, offrendo un affascinante viaggio nel passato e un omaggio alla ricca eredità culturale e storica della comunità locale.

Altre news

  • Il sogno americano di Charles Paterno

    La storia di Charles è stata riportata alla luce da una pubblicazione del 2013, curata dal giornalista Renato Cantore, Il castello sull’Hudson. Charles Paterno e il sogno americano, in cui l’autore ripercorre le tappe di una storia che man mano che procede assume il sapore di una favola. Una leggenda che reca il nome di […]

    LEGGI DI PIÙ
  • Rocco Anthony Petrone: il lucano che portò l’uomo sulla Luna!

    Rocco Anthony Petrone, nato ad Amsterdam il 31 marzo 1926 e scomparso a Palos Verdes Estates il 24 agosto 2006, è stato un ingegnere e ufficiale dell’Esercito degli Stati Uniti d’America, conosciuto principalmente per il suo ruolo pionieristico nella corsa allo spazio. Figlio di emigrati italiani provenienti dalla località lucana di Sasso di Castalda, Petrone […]

    LEGGI DI PIÙ
  • Ronald Edward Galella: un fotografo di fama mondiale originario della Basilicata

    Ronald Edward Galella (conosciuto come Ron Galella) è stato un fotografo statunitense nato a New York il 10 gennaio 1931 e scomparso a Montville il 30 aprile 2022. Conosciuto come il “paparazzo per eccellenza”, Galella è stato un pioniere nel suo approccio alla fotografia, specializzandosi nell’immortalare celebrità nei loro momenti più intimi. Attraverso il suo […]

    LEGGI DI PIÙ
  • Nicola Santo: da Lauria al Brasile

    Uno dei tanti lucani diventati protagonisti nella terra che li ha accolti è Nicola Santo. Nato a Lauria nel 1889, si laurea in Ingegneria Telegrafica a Napoli, sulle orme di Guglielmo Marconi, per poi emigrare a Parigi dove ha delle opportunità di lavoro e conosce l’amico brasiliano Alberto Santos Dumont, pioniere dell’aviazione, che in Francia […]

    LEGGI DI PIÙ